BrainNet: adesso è possibile connettere tre cervelli umani

 tratto da www.psbprivacyesicurezza.it

Scienziati e neurofisiologi delle Università di Carnegie e Washington sono stati capaci, in seguito a diversi studi, di mettere in comunicazione tre cervelli umani per permettere uno scambio di informazioni senza dover utilizzare la classica comunicazione che noi tutti utilizziamo tra noi

Quante volte abbiamo sentito parlare di telepatia? E quante volte ci è sembrata lontano milioni di anni luce?

Fatto sta che, magia o meno, gli scienziati americani hanno realizzato il sogno di molti. Sarebbe bello poter comunicare senza emettere suoni, scambiare informazioni con i propri compagni, magari durante gli esami o un meeting di lavoro.Tutto questo è stato reso possibile grazie ad alcuni ricercatori, che hanno creato una rete di interconnessione cerebrale grazie alla quale tre persone diverse sono riuscite a comunicare tra di loro attraverso i propri cervelli, impiegando le attività di problem solving.

TMS

Tuttavia, la magia o la telepatia c’entrano ben poco, lo studio nasce da tecnologie basate su elettroencefalogrammi e stimolazione magnetica transcranica.

Grazie a questi strumenti è possibile rilevare l’attività cerebrale e, proprio negli ultimi anni, sono stati spesso impiegati per recepire determinati pensieri formulati dall’encefalo e trasmetterli ad altri.

brainNet

La ricerca nata nel 2015, grazie al team del ricercatore Andrea Stocco, ha impiegato le strumentazioni per connettere in primis due cervelli diversi.

Ad oggi la cerchia si è allargata grazie alla costruzione di una rete di interconnessione più ampia attraverso i sistemi di TMS ed EEG.

La nuova rete è stata rinominata BrainNet e la prima volta è stata adoperata per concludere una partita a Tetris.

brainNet

Come funziona?

Il funzionamento di BrainNet è abbastanza semplice, l’EEG rileva l’attività neuronale dell’individuo, che può essere influenzata dalla moltitudine di fattori esterni.

La TMS, a sua volta, indirizza l’attività elettrica del cervello in specifiche zone, manipolandole. Ad esempio, può indurre un impulso magnetico sul lobo occipitale, provocando il fenomeno visivo del fosfene (puntini luminosi che compaiono davanti agli occhi).

Combinando insieme i due fenomeni si crea la BrainNet.

BrainNet

Le persone coinvolte nella rete potranno inviare impulsi attraverso EEG e riceverle tramite TMS, nel caso della partita di Tetris sopracitata, c’è chi trasmette le immagini visive del gioco e chi le riceve.In questo progetto sono state intraviste molteplici possibilità di un futuro all’avanguardia che, secondo Stocco, potranno aprire le nuove frontiere dell’interconnessione cerebrale.

Per altri aggiornamenti, come sempre Stay Tuned!

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